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Archivio per Novembre 2010

Sabato 20 novembre 2010 ore 14.00 “L’Aquila chiama Italia”, manifestazione nazionale

19 Novembre 2010 Commenti chiusi
Concentramento all’Aquila! Cittadini di tutta Italia si uniscono all’manifestazione che si terrà questo sabato in Abruzzo per riprendere l’attenzione delle persone sulla mancata ricostruzione post-sisma.
L’Aquila è stata fortemente colpita dal terremoto il 6 aprile 2009, e tutt’ora giace quasi nelle medesime condizioni in cui era il giorno del disastro, un’esempio rigoroso di un paese in rovina.
Durante quest’evento verrà lanciata la legge di iniziativa popolare, una proposta stesa dai cittadini dei comuni colpiti che, dopo mesi di attese e promesse mai mantenute da parte del Governo, hanno deciso di organizzarsi e di proporre una legge organica per la ricostruzione. La legge di iniziativa popolare è stata già depositata in Cassazione. Durante la manifestazione di sabato comincerà la raccolta delle firme (50 mila) necessarie per la sua presentazione.
Il corteo partirà alle 14 da piazza d’Armi, sede della tendopoli principale nei primi mesi dell’emergenza sisma, per arrivare nella centrale piazza Duomo, l’unica piazza riaperta della zona rossa, dove si alterneranno sul palco alcuni protagonisti della giornata. La manifestazione attraverserà via XX settembre, uno dei luoghi simbolo della tragedia per le decine di vittime causate dal crollo di molti palazzi, tra cui quello della Casa dello Studente. Il 20 novembre sarà anche l’occasione per chiedere che questa strada venga rinominata “6 aprile”, in memoria della data che ha cambiato la storia della città. E ancora per chiedere che il 6 aprile diventi la “Giornata nazionale per la prevenzione del rischio sismico”.
L’Aquila ha chiamato l’Italia, dichiarano gli organizzatori, “anche perché le tante emergenze del nostro Paese non sono solo questioni locali, ma ci parlano di un modo di governare il Paese. Un modo per cui emergenze e commissariamenti sono utilizzati per imporre scelte dall’alto e per derogare alle leggi, favorendo di fatto speculazioni e gruppi di potere clientelari e portando alla devastazione interi territori”.
Alcuni di noi studenti medi scenderemo a partecipare.
SOLIDARIETA’ AI CITTADINI AQUILANI.

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Molti mi hanno detto ma pochi mi hanno capito.. [post-corteo 17 novembre]

18 Novembre 2010 Commenti chiusi

Nel corso di questa giornata di mobilitazione mi è stato  più volte detto che scendere in piazza,  piuttosto che stare a scuola  in occasione della Giornata internazionale del Diritto allo Studio era privo di  senso. Ma forse queste persone non hanno capito che a noi il diritto allo studio ce lo stanno negando sempre di più, e in un futuro non lontano potremmo trovarci con una totale privatizzazione delle scuola.  A quel punto?  Come faremo?

La conoscenza sembra aver perso valore, alle persone non interessa più.  E peggio ancora sembrano non essere più coscienti. Tirano avanti ogni giorno senza domandarsi se gli schemi preimpostati nei quali vivono vadano bene.

Le politiche di questo paese ci stanno distruggendo scuole e università; tagliano i finanziamenti all’istruzione; ci levano le borse di studio, sostituendole con prestiti e lasciandoci quindi con debiti; anche a livello di presidi ci levano gli spazi, ci è negato di  entrare nelle scuole di pomeriggio, quando dovrebbe essere accessibile a tutti qualora volessero svolgere attività alternative alla didattica mattutina. Chi entra a scuola di pomeriggio senza aver chiesto espressamente il permesso e senza aver fondato una associazione viene punito con provvedimenti disciplinari. Inoltre non ci è permesso di attaccare alcun tipo di foglio, disegno o volantino informativo sui muri della scuola.

Noi dovremmo avere voce nella nostra scuola, siamo noi che ci passiamo tutte le mattine,  siamo noi il motivo per cui esiste e per cui docenti,  personale ATA e preside hanno un lavoro.  Ci privano di ogni forma di espressione, creatività e coscienza critica. Ma domani renderanno inaccessibili le scuole alla maggioranza delle persone, e noi, che la scuola la stiamo vivendo adesso, ci ritroveremo precari o disoccupati e allora non ce la faremo più a pagare i prezzi alti degli alloggi e finiremo privati persino di una casa.

Dobbiamo pensare adesso al nostro futuro, non domani.  Saltare la scuola per manifestare sarebbe un ironia se la scuola fosse perfetta,  invece casca a pezzi.

E io preferisco essere in piazza a rivendicare una istruzione e una società migliore, che in classe a promuovere un tacito assenso a questo tipo di scuola e a questa vita.

CAOS CASTELNUOVO – caoscastelnuovo.noblogs.org

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Manifestazione Studentesca Mercoledì 17 Novembre

17 Novembre 2010 Commenti chiusi

Il 17 novembre è la giornata mondiale dello studente e del diritto allo studio. Diritto che, dalla riforma Gentile a oggi, stanno continuando a ledere e di cui vogliono evidentemente privarci.

E’ ora di abbandonare l’idea che lo studente è solo studente. Noi siamo studenti, ma siamo prima di tutto persone, e viviamo in una società che parallelamente all’istruzione va ad attaccare tutti i diritti collettivi fondamentali.

Oggi lottiamo perché non ci garantiscono una scuola pubblica, di massa, laica, ma domani ci troveremo costretti a lottare per un lavoro sicuro, senza contratti che ci rendano precari a vita, senza cassa integrazione, e per l’apparente banalità di quattro mura e un tetto accessibili a tutti.

Accorciamo i tempi, per il nostro oggi e il nostro domani.
Basta distinzioni tra studenti, lavoratori, e ogni categoria oppressa!

MANIFESTAZIONE

STUDENTESCA

MERCOLEDI’ 17 NOVEMBRE

ORE 9 IN SAN MARCO

GENERALIZZIAMO LA LOTTA!

Rete dei Collettivi Fiorentini * retecollettivi.noblogs.org

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