CHIUDERE I COVI FASCISTI! CHIUDERE CASAPOUND!
Lavoratori, studenti, precari e disoccupati, nessuno escluso, stanno
subendo le prime e già pesanti conseguenze della crisi che attraversa
l’Italia e non solo. Per questo, oggi più che mai, è necessario
organizzarsi e lottare, per non subirne ulteriormente le conseguenze.
Proprio in questo clima si inserisce la nascita di gruppi e gruppetti
dell’estrema destra nelle nostre città: un disegno ben preciso che
ancora una volta restituisce ai fascisti il loro ruolo storico.
Quello
di squadristi nelle aggressioni ai danni di compagni e compagne come
recentemente accaduto a Tor Vergata, oppure contro gli immigrati come
successo anche a Firenze in Via Nazionale e in Via della Scala o ai
danni dei lavoratori in lotta come nel caso dell’Eutelia. Quello di
provocatori quando le loro azioni non diventano altro che un pretesto
per dar modo a polizia e magistratura di colpire e reprimere chi
quotidianamente lotta e si espone al fianco di studenti e lavoratori.
Proprio a Firenze ci sono compagni processati per aver contestato
un’iniziativa di
Totaro in
Gavinana, per aver impedito a Casa Pound
di svolgere un presidio in piazza al Galluzzo, per aver difeso la
propria città dalla violenza fascista la notte del 23 maggio dell’anno
scorso in Via della Scala. Adesso, dopo i tentativi di attecchire andati
a vuoto per Forza Nuova, La Fenice e la Nuova
Destra
Sociale ci prova Casa Pound che in via Lorenzo il
Magnifico sabato scorso ha inaugurato la propria sede.
Li
ricordiamo tutti, in piazza Navona a Roma, infiltrati nel movimento
studentesco contro i tagli imposti dalla Gelmini mentre picchiavano i
compagni di 14 anni armati di cinghie e mazze tricolori e poi pronti a
puntar il dito contro chi aveva deciso di reagire e non accettare la
loro presenza in piazza. Li ricordiamo ancora a Roma, pronti
all’ennesima aggressione e poi invece costretti a cercare di passare
come vittime perché quella sera avevano trovato un gruppo di compagni
più determinati e preparati di loro. Li ricordiamo in occasione del 7
maggio in Piazza Esedra, scesi in piazza con il patrocinio del Governo,
difesi da uno schieramento immane di polizia e carabinieri mentre
urlavano dal microfono dando di “infami ai militanti del presidio
antifascista e ai loro nonni Partigiani”: non a caso la legittimazione
di questa teppaglia rientra appieno nel tentativo di riscrivere la
storia di questo paese, teso alla cancellazione della memoria storica ed
alla rimozione dei crimini compiuti dal fascismo e screditando la
resistenza e la lotta partigiana.
Si nascondono dietro lo pseudonimo
associazione culturale e tentano, con scarsi risultati, di organizzare
iniziative populiste per guadagnare in consenso e agibilità, ma nella
realtà dei fatti non sono altro che un movimento fascista chiaramente
schierato a difesa delle politiche attuate dal PDL come dimostra anche la loro candidatura in molte
liste del partito di Berlusconi alle recenti amministrative e la
presenza di alcuni esponenti fiorentini di
Alleanza Nazionale all’inaugurazione della loro sede.
Per
quanto si dichiarino “non conformi” vanno a braccetto con chi oggi ci
sfrutta e ci uccide sul lavoro, con chi ci manda in cassa integrazione o
ci rende disoccupati, con chi attacca la scuola e l’università pubblica
distruggendo il futuro degli studenti di oggi e di domani, con chi
sviluppa politiche di guerra contro i popoli dell’Africa e del
Medioriente, con chi costringe quegli stessi popoli al ricatto dei
Centri di Identificazione ed Espulsione sul nostro territorio.
La
Firenze Antifascista, gli studenti, gli operai e i lavoratori non
possono accettare che i sedicenti fascisti del terzo millennio aprano
indisturbati i loro covi!
MOBILITIAMOCI PER LA CHIUSURA DI CASA POUND!
A FIANCO DI
STUDENTI, OPERAI E LAVORATORI
CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO
NECESSARIO
Firenze Antifascista